Una mamma fragile e stressata e un bambino piccolo che non sta mai fermo, dorme poco e piange molto sono in vacanza in montagna, vicini di casa di un valligiano scontroso, scortese e ostile, non a caso abbandonato dalla moglie.
Ma, si sa, il desiderio è irrazionale, e tra i due, assieme alla diffidenza e all'avversione, con lentezza si fa strada qualcosa che somiglia molto al desiderio e l'autrice lascia che prenda forma e forza con scrittura paziente e sapiente.
Quando la notte, di Cristina Comencini
Una recensione di Isabella Bossi Fedrigotti, su News
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