Scrupolosamente depurato da ogni riferimento al franchismo, quando i figli neonati di donne politicamente sospette vennero effettivamente sottratti alle madri e affidati a famiglie gradite al regime, il romanzo trae spunto da queste dolorose vicende per confezionare una storia di buoni e cattivi asettica e prevedibile.
La narrazione a due voci alternate è una gabbia troppo rigida, e alla lunga stancante, per quello che vuol essere un confronto di psicologie.
La Sanchez sa certamente raccontare; non è altrettanto sicuro che sia un'ottima scrittrice.
Entra nella mia vita di Clara Sanchez
Una recensione di Piero Maldini su La Nazione, 31/03/13
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