Smarrito predatore. Il cosiddetto sesso forte


Che ne è dell'identità degli uomini?

Anche Arnaldo Spallaci se lo chiede con rigore scientifico in un saggio che ripropone il ruolo del maschio nella società del Ventunesimo secolo.

Prevaricatore e violento, oggi l'uomo si mostra compagno premuroso e padre tenero, ma anche smarrito e depotenziato, troppo spesso in ansia per una virilità che si fa sempre più incerta.

Se dunque in passato l'universo "lui" era dominante, oggi le immagini e il suo ruolo sono decisamente contrastanti.

Il libro di Spallacci (bella la copertina con i tanti cappelli-simbolo delle varie identità maschili) tenta di fare il punto sulle trasformazioni nel corso degli anni, al di là degli stereotipi, vecchi o nuovi che lo vogliono "molle" o "virile" (grazie al Viagra).

Misandria, vittimismo, femminilizzazione sono i mali di cui sembra soffrire l'altra metà del cielo.

La cura?
Una bella presa di coscienza.

Riflettere.

Maschi di Arnaldo Spallacci (il Mulino)


Una recensione di Laura Cinelli, su La Nazione, 18/02/13

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